Come ogni mattina, seduto al tavolo di cucina, bevo il cappuccino e leggo la posta, circa trenta e-mail di cui forse 6 o 7 interessanti (triste media), tra queste l’invito ad una mostra di arte contemporanea. Bella grafica, tutte le informazioni, titolo, artista, curatore, luogo, indirizzo, ora e comunicato stampa sintetico ed “accattivante”, tutto in 1.2 MB, non male! Memorizzo la data sul mio IPhone (fra 3 giorni).
Arrivo in bicicletta, parcheggio comodamente, sono le 20.00, ci sono già una quarantina di persone, ma ne stanno arrivando altre. Entro, testo in italiano e inglese e piantina con il percorso, le opere e le didascalie; utile. Comincio ad osservare le opere, prima stanza, foto, installazione, sonoro, mi offrono da bere - grazie - e qualcosa da mangiare. La mostra sembra interessante, vado nella seconda stanza, mi soffermo su un video, incontro due amici, parliamo della mostra, sono entusiasti, mi presentano un amico, parliamo del mio lavoro e del loro, scambio l’indirizzo e-mail con un altro amico che non vedevo da un pò. Continuo a vedere la mostra, guardo l’orologio, sono le 21, però, non credo di essere mai stato così tanto in una galleria d’arte, senza annoiarmi, ho bisogno di una sigaretta, vado nel cortile, dotato di posto a sedere, posacenere e persone con cui dialogare, altro bicchiere di vino e qualcosa da mangiare.
Mentre sto uscendo la mia attenzione va verso un altro foglio ciclostilato intitolato SMS_arte contemporanea, lo prendo, lo piego e lo metto in tasca, e comincio a fumare parlando con un’altra persona; bella mostra! Tanta gente forse un centinaio di persone, artisti, curatori, professori universitari, qualche collezionista… 21.45, però! Riprendo la mia bicicletta e torno a casa.
Riguardo il testo della mostra, la cartolina, proprio interessante questo artista e questo “SMS_arte contemporanea”. Un invito ad inviare un SMS con il proprio nome, e-mail e il nome della galleria (sigla) e un numero, 3 o 5, che sono gli euro che potrei donare. Con 5 mi verrebbe inviato un braccialetto in silicone, che veramente avevo notato, ma senza approfondire. Perché no! Ho trascorso due ore, ho praticamente cenato, ho incontrato amici ed ho conosciuto due nuove persone interessanti, ho visto una mostra di un giovane artista piuttosto bravo, mi sembra che almeno un “biglietto di ringraziamento” potrei proprio inviarlo alla galleria. Mi è venuto in mente questo biglietto bianco che usava e usa mio padre, sul fronte il nome della famiglia e sul retro la possibilità di scrivere qualcosa a mano ed allegarlo ad un mazzo di fiori o ad una scatola di cioccolatini, per ringraziare, il giorno dopo una splendida festa, cena o… Ma siamo nel 2009 e un SMS mi sembra una bella idea, certo non diventeranno ricchi, cinque euro per cento persone (cento SMS di donazione, mi sembra troppo ottimistico) significa cinquecento euro, forse si pagheranno vino e cibo e braccialetto, non so! Quindi credo che sia più un gesto per dire grazie, ci sono, bravi, e dare un piccolissimo contributo. Why not!